Ha voluto fare chiarezza sul suo operato e su quello de Il Giornale, Vittorio Feltri. Le parole sul governo Meloni e gli attacchi ricevuti.
Ha scelto un titolo emblematico per il suo editoriale per Il Giornale, Vittorio Feltri, per rispondere alle speculazioni sul governo Meloni e chi lo vorrebbe in crisi. “Quei retroscena più bile che arrosto”, si legge con riferimento, appunto, a tutte quelle voci contro l’attuale leadership della premier. Il giornalista è stato chiamato in causa da un suo lettore che ha voluto chiedere chiarezza a proposito di alcune notizie che certi media hanno portato a galla sull’operato della Presidente del Consiglio.
Feltri, le “frottole” sul governo Meloni
Come sempre accade negli editoriali di Feltri, il giornalista ha risposto ad un lettore de Il Giornale che chiedeva spiegazioni in merito alla situazione del governo Meloni a fronte di certe notizie (è stato fatto riferimento ad articoli di Dagospia che ha già replicato) definite “castronate”. Feltri ha subito precisato: “Ho letto anche io su diverse testate commenti che vorrebbero il governo Meloni moribondo e ho anche udito colleghi e opinionisti sostenere che le forze di maggioranza siano pronte a divorziare. Si tratta più che altro di auspici coltivati da coloro che firmano tali articoli e di ardite fantasie rappresentate da sedicenti esperti di aria fritta, la cui attività quotidiana, peraltro remunerata, è quella di sparare corbellerie”.
il giornalista ha quindi proseguito: “La verità è che questo governo è forte e la maggioranza coesa, quantunque non siano mancate, come non mancheranno, posizioni dissonanti, incompatibili, in netto contrasto l’una con l’altra su questo o quel tema. Il che fa parte del gioco democratico, del confronto, del pluralismo. Non bisogna necessariamente essere identici per stare insieme o convergere proprio su tutto. Ciò che davvero conta è la condivisione dei valori essenziali, quelli irrinunciabili, che si traducono in obiettivi da perseguire insieme, in programmi, in proposte”.
Le frottole sul governo
il pensiero di Feltri è andato avanti sottolineando come le divergenze che possono esserci tra i vari partiti che costituiscono la maggioranza non compromettano “la comunione di intenti e di principi della coalizione […]”. In questo senso, il direttore de Il Giornale ha proseguito difendendo la linea scelta dal suo media. “Insomma, caro Piero (nome del lettore che ha scritto al giornale ndr), ti rassicuro: noi de il Giornale non scriviamo e non propiniamo frottole“.